mercoledì 27 dicembre 2017

I sindaci, il territorio ed Eleonora d'Arborea (Sardara)

Teatro Comunale di San Gavino
22 dicembre 2017 - ore 10,30


 Dott. Montisci, primo cittadino di Sardara, ha molto piacere di partecipare all’evento dell’Intitolazione e condivide a pieno tutte le parole espresse dalla dott.ssa Onnis. Accoglie in particolare le parole in cui invita i sindaci a collaborare per ottenere l’unità dei territori, mettendo insieme risorse ed energie. Aver scelto come personaggio quello di Eleonora d’Arborea diventa per tutti motivo d’orgoglio, è la scelta migliore che si potesse fare. Siamo di fronte a una donna speciale che sapeva governare e gestire un regno. Sapeva scrivere buone leggi, la Carta de Logu ne è l’esempio più importante. L’unità di questo territorio era qualcosa di concreto già allora, afferma Dott. Montisci, perché si apparteneva allo stesso giudicato, quello di Arborea. A San Gavino c’è la bella chiesa dove è ben rappresentata la figura di Eleonora, a Sardara abbiamo il Castello di Monreale. Era la fortezza di osservazione e di confine del giudicato, ultimo baluardo della resistenza sarda contro gli invasori aragonesi. I confini comunali di ora non esistevano in quel tempo. Di fatto, adesso abbiamo una unità ritrovata che è quella rappresentata dall’unità scolastica dell’Istituto Comprensivo “Eleonora d’Arborea” che accogliamo a braccia aperte. Nel castello di Monreale attualmente si completano i lavori di consolidamento e messa in sicurezza della struttura per renderla visitabile. Potremo finalmente vedere dall’alto, a partire dal mese di settembre prossimo circa, il territorio di cui si parla in questo dibattito. Lungo il percorso, attorno al castello, si potranno visitare anche vecchie rovine che avevano una certa rilevanza per la vita del castello.    


Una finestra del castello sul territorio

martedì 26 dicembre 2017

I sindaci, il territorio ed Eleonora d'Arborea (San Gavino)

Teatro Comunale di San Gavino
22 dicembre 2017 - ore 10,30 


Dott. Tomasi è entusiasta di far parte della squadra di Eleonora e lo sarà anche tutta la sua amministrazione, fino alla fine del mandato politico che lo vede guidare, come primo cittadino, la città di San Gavino. Proprio uno dei primi murales, ricorda a tutti, è stato dedicato alla figura di Eleonora e ora è ben visibile in tutta la sua maestosità su un'enorme parete di un palazzo proprio lungo la strada che porta a Villacidro.  E’ stato dato all'Istituto Comprensivo Statale un nome che accomuna tutto il territorio – ELEONORA D’Arborea -, per la tradizione, per fatti storici, territoriali, culturali e architettonici. Ma San Gavino è legata a questo nome anche per altri motivi. Da poco è nato un comitato dal titolo: “Rinascimento di SANTU ENGIU” che vuole ripercorrere le strade che ha percorso Eleonora d’Arborea. Invita quindi il Sindaco di Sardara, dott. Roberto Montisci, e anche il sindaco di Collinas, affinchè si lavori insieme, possibilmente anche Pabillonis, per studiare insieme su una base storica, tutto ciò che si ha, ad iniziare dal Panteon degli Arborea per proseguire poi con i castelli medioevali del territorio. Esprime infine pregevoli apprezzamenti nei confronti della raffinata rappresentazione sulla vita del castello di Eleonora prodotta dai ragazzi e dalle ragazze del nostro Istituto.  Per ultimo ripercorre le tracce più importanti che Eleonora ha lasciato in eredità: La Carta de Logu, testimonianze di regole, di diritti e doveri comprensibili a tutti, scritta nella lingua dei sardi e che può dare spunto a riflessioni e dibattiti attinenti l’attualità.



La virtù utile: la fantasia con Eleonora d'Arborea

San Gavino Monreale, 22 dicembre 2017
Si è tenuto un convegno sulla figura della grande Eleonora d’Arborea presso il Teatro Comunale di San Gavino Monreale. 
                                                
Il professor Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana, Letteratura sarda e Letterature regionali dell’Università di Cagliari, nel corso del convegno ha dedicato agli studenti dell’Istituto importanti e pregevoli riflessioni su Eleonora d’Arborea, in occasione dell'Intitolazione.
 Dopo aver puntualizzato sui 4 giudicati e su come attualmente i sindaci del territorio promuovono la valorizzazione di Eleonora attraverso attività culturali e artistiche di pregevole fattura, il discorso si è concentrato sull’eroina sarda e su come un personaggio antico può servire a ricostruire il futuro, come ha evidenziato il Dirigente Scolastico Susanna Onnis. Un personaggio antico, da cui trarre spunto per costruire il futuro, può servire a indicare una via alle comunità per rappresentarsi collettivamente, non individualmente.
Eleonora non è solo un personaggio storico. Il prof. Caocci ci informa che anche il mondo universitario sta costruendo discorsi scientifici su Eleonora e che nell’arco di pochi anni sono uscite due edizioni critiche della Carta de Logu, un fatto insolito perché le edizioni critiche durano almeno una generazione. Una di queste edizioni è curata dalla prof.ssa Murgia all’interno dell’Università di Sassari; un’altra è stata pubblicata da una filologa romanza che opera nell’Università di Cagliari, che ha rivisto sul piano storico la Carta de Logu, la legge di Eleonora e del suo giudicato.
Gli storici però hanno ridimensionato il peso politico di ELEONORA. Colui che fa il grosso delle azioni è Mariano IV.
Prof. Caocci prosegue chiedendosi i motivi per cui Eleonora diventa utile per il presente. In questi 600 anni è successo molto alla figura di ELEONORA, non da un punto di vista storico, ma da un punto di vista interpretativo e da un punto di vista della percezione. Eleonora ha attraversato quel tempo, suo malgrado.
I periodi di maggior riferimento per noi sono quelli dell’800, quando si formavano gli Stati nazionali con il processo risorgimentale e bisognava trovare le basi dell’identità in Sardegna e in tutta la penisola. Bisognava trovare le basi dell’identità forte nelle nazioni europee. Il dibattito è stata vivace e la Sardegna vi partecipava a vari livelli.
Il canonico Giovanni Spano, per esempio, (Ploaghe3 marzo 1803 – Cagliari3 aprile 1878) è stato un archeologolinguistaetnologodocente universitario e presbitero italiano, ha condotto una grande ricerca archeologica e letteraria. Ha pubblicato una raccolta di poesie sarde, un dizionario della lingua. Per un uomo così, che cosa poteva essere Eleonora? Era certamente una regina, una regina in nome di Dio, non dipendendo da nessuna investitura esterna e non in nome del re di Sardegna e Corsica. Per lo Spano, Eleonora era colei che aveva usato la lingua sarda per lo stato di diritto, non solo come lingua in cui i sardi dovevano capire la legge, che stabiliva un segmento importante dell’identità dei sardi, ma per Giovanni Spano, Eleonora era importante anche nel medioevo, nel momento della formazione della modernità. Ci sono i primi documenti del francese antico, dell’italiano antico e appaiono anche i primi documenti del sardo!
Il ritratto identitario dei sardi si costruiva in modo compatibile con i modelli di ricerca europea, insieme all’identità dei francesi, dei tedeschi, degli italiani, dell’Europa. Eravamo diversi, ma non così diversi da essere centrifughi, da essere preoccupanti, diversi dentro un modello epistemologico uguale, quindi pacificante.
E allora se questo doveva essere per Giovanni Spano, immaginatevi allora che cosa doveva essere Eleonora per gli autori dei romanzi storici.
Nel tardo 800 in Sardegna si scrivono tanti romanzi storici. Che cosa doveva essere Eleonora per gli autori dei romanzieri. Nel tardo 800 in Sardegna esistevano tantissimi romanzi storici.
Per essi, Eleonora era una regina valorosa che combatteva per i sardi, perché il romanzo storico serve a costruire l’etica dell’entità nazionale di qualunque dimensione siano le nazioni. Nazione intesa come spirito di un popolo.
In ogni epoca la figura di Eleonora viene addomesticata alle esigenze del tempo, legittimamente, perché queste sono le figure che ci servono oggi, prima che nella storia.
La scienza ha in dovere di studiare che cosa fu Eleonora, ma la scienza può studiare che cosa fu Eleonora solo attraverso le rappresentazioni di Eleonora. Anche i bravissimi ragazzini nel filmato, prosegue prof. Caocci, ci hanno dato tantissime notizie storiche. Ci hanno mostrato tutti i dati che riguardano Eleonora in relazione all’architettura, ai frammenti di storia che abbiamo e ancora ci restano di quel tempo.
Passiamo al 900, il secolo più vicino a noi. Che cosa ne ha fatto il 900 di Eleonora? Raimondo Carta Raspi si è occupato ampiamente di Eleonora al principio del 900. Carta Raspi era un direttore di riviste, libraio, un editore che pubblicava studi sardi, uno storico che studiava in chiave sardista la storia, una figura poliedrica che si è occupato anche di ricerche su Eleonora e ancora sono di riferimento. Eleonora apparteneva a quell’unico tempo in cui i sardi avevano goduto di una libertà e di una considerazione internazionale che poi non avremo più. La Sardegna appunto parlava con la sua lingua in relazione con altri Stati potentissimi del Mediterraneo. Eleonora era sposata con uno delle famiglie più potenti, ancora oggi, di Genova: I Doria. Eleonora poteva colloquiare, anche il padre Mariano, con Pisa mandando documenti in sardo!
La lingua era proprio un marcatore dell’identità e per uno come Carta Raspi doveva essere appetitosissimo questo modello di interpretazione e che poteva trovare riscontro nei documenti.
Avvicinandoci ai nostri giorni, il Caocci ricorda Giuseppe Dessì. Nel 1964 Giuseppe Dessì (1909-1977) pubblicò Eleonora d’Arborea, racconto drammatico in quattro atti, con una protagonista che “ha solo un riferimento occasionale e fortuito con la figura storica”. Intendeva, cioè, costruire un personaggio letterario da valutare soprattutto nella dimensione umana e nei sentimenti da cui è animato. Dessi pubblica un dramma, ma questo scrittore era anche un romanziere. Scrive un dramma perché cercava una via per essere il più oggettivo possibile. Era un grande democratico con una grande propensione sardista. Dessì descrive Eleonora non più come regina, o meglio, non è più interessante solo la regina, ma è la regina nella sua biografia. Allo scrittore villacidrese interessa la vita pubblica della regina ELEONORA, autrice anche delle leggi. E’ la sua vita privata che descrive Dessì, figlia che perde il padre e la sorella per la ragion di Stato per le battaglie politiche, di madre che deve proteggere il figlio e non lo vuole consegnare come ostaggio agli aragonesi.
La figura di moglie che confligge con il marito a “Pittorra Parada”, come si dovrebbe dire, con orgoglio, combatte contro il marito e disattende i consigli della classe dirigente da cui è circondata.
L’eroina passa attraverso prove drammatiche riguardanti la famiglia d’origine, il rapporto col marito e i figli, con il giudicato d’Arborea e con il popolo che deve governare. Ha la forza morale necessaria per affrontare la difficile situazione, sa analizzare i problemi con finezza intellettuale e compie scelte non convenzionali.
Per Dessì, un altro tratto importante di Eleonora è il fatto che la sua forza non è un atto feudale, attribuito da qualcun altro. La forza di Eleonora è nella COMUNITA’ che guida le sue azioni. E Dessì nel dramma fa dire frasi importanti a Eleonora - “io sono come loro”, “io agisco per conto loro” e il popolo naturalmente non è l’idea moderna che si ha oggi. Tuttavia a Dessì dava l’idea di una Sardegna governata grasso modo democraticamente pur in presenza di una figura di regina.
Più recentemente è uscita infine la Vita di Eleonora d’Arborea, Principessa medioevale di Sardegna curata da una grande scrittrice di origine sarda – Bianca Pitzorno, che ha fatto un’operazione esaltante. Ha scritto un romanzo storico novecentesco. Ha costruito il profilo di questa eroina anche sulla base di indizi che emergono dalla biografia. In questo libro l’autrice la definisce Principessa medioevale di Sardegna. La biografia venne pubblicata per la prima volta nel 1984 dalla casa editrice Camunia. Nel 2003 , il libro venne ristampato e successivamente furono pubblicate altre ristampe. La nuova versione venne pubblicata nel 2010 dall'Editore Arnoldo Mondadori nella collana Oscar Storia. Bianca Pitzorno racconta quindi la biografia romanzata di un personaggio storico realmente esistito, la giudicessa sarda Eleonora d’Arborea. Per portare a termine questo libro, l’autrice ha svolto numerose ricerche in archivio, per potersi documentare sulle fonti prima di raccontare la storia della donna che promulgò Carta de Logu.
Con Bianca Pitzorno abbiamo la grandezza di una donna. E’ venuto fuori anche dai discorsi dei rappresentanti politici – Una figura di donna. Questo fatto, continua prof. Caocci, è compatibile con l’idea che Dessì aveva sulle donne. Ecco perché sceglie Eleonora. Altrove Dessi aveva detto che gli uomini di potere in Sardegna mancano di una virtù molto utile all’esercizio del potere: la fantasia. Per Dessì, solo due donne, “due uomini”, hanno avuto fantasia nell’esercizio della loro arte o della politica. Queste sono Grazia Deledda e Eleonora d’Arborea. Quando agiscono le donne, e questo lo diciamo anche in lode alla Dirigente scolastica, prosegue prof. Caocci, quando le donne sono al governo, tutto funziona secondo ordine. A differenza dei maschi, le donne si distinguono per giustizia e ordine.
Prof. Caocci invita quindi la nostra generazione, anche con la scuola, a creare una nuova Eleonora.  Una Eleonora che ci dia il senso giusto della comunità, della fantasia, della gustizia, dell'ordine e in particolare del futuro.  

domenica 24 dicembre 2017

Teatro su Eleonora d'Arborea


Un personaggio antico 

che può servire a ricostruire il futuro!


Ecco un altro modo per parlare di Eleonora d’Arborea. I ragazzi presentano un brano della rappresentazione teatrale in quattro atti “LIANORA” – ELEONORA D’ARBOREA. Soggetto originale di prof. Sisinnio Orrù e messo in scena per l’occasione da alcuni alunni delle terze classi. Il lavoro è nato l’anno scorso con uno studio sulla donna sarda, anche con rappresentazioni artistiche e pittoriche, ma si prosegue anche quest’anno con lo sviluppo di un PON che come fine ha quello di potenziare la lingua italiana e la valorizzazione della lingua sarda, nonchè la figura di Eleonora d'Arborea.

Il personaggio storico che ci aiuta a costruire il futuro

 Dal Passato al presente

“Abbiamo scelto un personaggio che nella sua storia ha cercato di unire e non di dividere, di unire anche il territorio. Del resto i comuni di Collinas, di Sardara e di San Gavino appartenevano al giudicato storico di Arborea, senza divisioni territoriali.

Eccolo, il personaggio che ha avuto la forza, l’identità sarda a cui possiamo ispirarci. Lo abbiamo trovato in 

Eleonora d’Arborea. .... 


(Foto della prof.ssa Rossana Boi)

I nostri alunni hanno vestito per una settimana con disinvoltura i costumi dell'epoca giudicale
del giudicato di Arborea. Hanno costruito cartelloni, fatto ricerche, disegnato e cercato di riprodurre i documenti dell'epoca, componendo brani autentici.




 





Vogliamo far parte della squadra di Eleonora. Dobbiamo tifare, come per una squadra di calcio, e valorizzare tutte le attività che si svolgono in questo Istituto. Dobbiamo essere parte attiva di questa squadra chiamata: Istituto Comprensivo Statale “Eleonora d’Arborea”, il luogo privilegiato dell'educare”. (Dirigente Scolastico Susanna Onnis)


Si è svolto contestualmente un laboratorio teorico di editing video che ha permesso ai ragazzi di conoscere le potenzialità divulgative e narrative di questo strumento.

sabato 23 dicembre 2017

Teatro Comunale San Gavino Monreale 22 12 2017 Intitolazione Istituto a...

La giornata di venerdì 22 dicembre 2017 - ore 10,30 presso il teatro Comunale di San Gavino Monreale. Ecco alcune foto e un breve video realizzato durante la manifestazione per l’Intitolazione dell'Istituto Comprensivo Statale a "Eleonora d'Arborea".



Il Castello vivente di Eleonora d’Arborea

 Il Castello vivente di Eleonora d’Arborea

Presso l’Istituto
Comprensivo Statale “Eleonora d’Arborea” - San Gavino Monreale - Via Foscolo

Seguiranno alcuni video sulle rappresentazioni dei ragazzi.

 Ecco alcune foto scattate durante la performance medioevale con i costumi dell'epoca elegantemente indossati dagli alunni.
 Ponte levatoio - ingresso al castello
 scorcio di vita quotidiana
Il trono di Eleonora d'Arboreal
Alcuni ambienti




venerdì 22 dicembre 2017

Un unico Istituto “ELEONORA D’ARBOREA”

Teatro Comunale di San Gavino Monreale 

oggi 22 dicembre 2017

manifestazione per l’Intitolazione 


Dieci anni fa è nato l’Istituto Comprensivo San Gavino – senza nome!! . 
5 anni fa è stato accorpato all’Istituto Comprensivo San Gavino 
anche l’Istituto Comprensivo Sardara. 
Siamo diventati circa mille tra studenti e studentesse. 
Anche questo …. È stato un Istituto senza nome!!
Da quest’anno, nella nostra scuola di Sardara stanno frequentando anche gli alunni di Collinas.
Sono aumentati gli alunni, ma senza un nome per il nostro Istituto.
Ora siamo uniti sotto un unico nome “ELEONORA D’ARBOREA”
Per il nostro territorio è stata una figura storica molto importante nel passato e ora lo sarà per il nostro futuro.  
Ci auguriamo che dia lustro ed identità unitaria ai nostri luoghi, alle tre cittadine – Sardara, San Gavino e Collinas – 
e che insieme si intraprenda un percorso culturale e di formazione importante per i nostri giovani.

Tanti auguri!!


Il programma 

Ore 10.30 - saluti delle autorità scolastiche, civili, militari e religiose
Ore 11.00 - intervento del prof. Duilio Caocci, Universita’ degli Studi di Cagliari “la figura di Eleonora d’Arborea e la Carta de Logu”
Ore 11.30 - (presenta dott.ssa Manuela Ennas) proiezione documentario sulla figura dell’eroina sarda – elaborato dagli studenti della Secondaria di Primo Grado di San Gavino Monreale e Sardara
Ore 12.00 - (presenta prof. Sisinnio Orru’) rappresentazione teatrale “lianora”

Il pomeriggio
Alunni e alunne della Scuola Secondaria di Primo Grado di San Gavino Monreale danno vita alla festa del decennale dell’Indirizzo Musicale 2007/2017
Ore 16.00 / 18.00 - orchestra studenti e studentesse della Scuola Secondaria di Primo Grado ad Indirizzo Musicale con l’esibizione degli alunni e alunne delle classi quinte di via Calabria - Sardara e via Fermi - San Gavino Monreale
Ore 18.00 / 20.00 - orchestra studenti e studentesse della Scuola Secondaria di Primo Grado ad Indirizzo Musicale con l’esibizione degli alunni e alunne delle classi quinte di via Caddeo e via Paganini - San Gavino Monreale.






Le cartoline di Natale delle classi prime della Secondaria

Come tutti gli anni, gli alunni delle classi prime, augurano 

Buon Natale  🎄 a tutti,

 genitori, nonni, docenti, dirigente, collaboratori scolastici... 

a tutti i gli abitanti di San Gavino e 

al mondo intero


                                                      

                                                       Buon Natale🎄🎄


Buon Natale🎄🎄🎄












Buone feste da parte dalle classi prime della Secondaria di Via Foscolo

mercoledì 20 dicembre 2017

Il Castello vivente di Eleonora d’Arborea

Il Castello vivente di Eleonora d’Arborea

DOVE? 
Presso l’Istituto Comprensivo Statale “Eleonora d’Arborea” - 
San Gavino Monreale - Via Foscolo

Entrano nel vivo le celebrazioni per l’intitolazione dell’Istituto Comprensivo Statale di San Gavino Monreale a “Eleonora d’Arborea”. 
In questa settimana ci sarà  un ricco calendario di incontri e manifestazioni.


Il ponte levatoio è stato aperto 
I primi a visitarlo sono gli alunni del nostro Istituto Scolastico con la scuola dell'Infanzia, della Primaria e della Secondaria di Primo Grado






La visita al “Castello vivente di Eleonora” è una ricostruzione storica e reale che si può ammirare all'interno della palestra di via Foscolo.
Si ringrazia l’Associazione culturale Il “Borgo” di Sanluri, l’Associazione Medioevale di Norbello e 
in particolare il coordinamento del Prof. Marcello Matzeu, regista per l’occasione. 

All’interno della struttura medievale 60 alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Sardara e 10 alunni di San Gavino Monreale si cimentano, con l’aiuto dei docenti, a rivivere vari momenti della vita medioevale del Castello di Eleonora.
Tutti rigorosamente vestiti con i costumi dell'epoca del periodo giudicale: frati, spadaccini, guardie e soldati, dame di corte e servitù, danzatrici, arcieri e maestri fabbri, castellani, maestri murai!!! 
C'è anche la nostra eroina: Eleonora d'Arborea.

Infine la ..........CARTA DE LOGU

La giornata nella quale i genitori degli alunni di San Gavino, Sardara e Collinas potranno visitare il Castello di Eleonora d’Arborea è stata fissata per giovedì 21 dicembre 2017 a partire dalle ore 16.00


 Il pubblico all'ingresso del castello prima di attraversare il ponte levatoio

 



Seguiranno filmati e descrizioni fotografiche della manifestazione, in particolare per coloro che non riusciranno a visitare la struttura e non vedranno il bellissimo spettacolo dei nostri alunni

Cantende e sonende sa Sardigna - scuola primaria via Paganini

APPUNTAMENTO SUL CANALE 79 DEL DIGITALE TERRESTRE SABATO 23/12/2023 ALLE 19.30  VI ASPETTIAMO NUMEROSI! ☝👋👋